martedì, Marzo 19, 2024
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Benvenuto 2019 e STOP fumo!

Vado in palestra, smetto di fumare, cambio casa, lavoro e marito. Sapevate che smettere di fumare è il “buon proposito” più scelto dalla maggior parte dei fumatori per iniziare il nuovo anno in maniera diversa?

Ebbene si! E’ 1 Gennaio la data più gettonata in assoluto per il “Quit smoking”. L’ultima sigaretta dell’anno, da New York a Tokyo, è da sempre un must, una tendenza riconosciuta che attrae ogni anno sempre più fumatori. Ma guarire dal tabagismo è anche il proposito meno rispettato per l’anno nuovo.

Ciononostante – assicurano i nostri esperti LIAF – i buoni propositi fanno ancora la differenza quando si sceglie di cambiare”.

Oggi vi proponiamo 10 consigli utili per realizzare il vostro grande desiderio: smettere di fumare con successo in questo inizio del 2019!  

1) La motivazione a smettere e l’autoefficacia sono il primo passo, il più importante. 

Le linee guida internazionali sul trattamento del tabagismo hanno dimostrato che maggiore è il supporto di cui dispone un fumatore motivato a smettere, più è alta la probabilità di smettere in modo definitivo.

Michael P. Eriksen ha spiegato infatti: “I fumatori che hanno fiducia nella loro capacità di avere successo hanno molte più probabilità di esito positivo rispetto ai fumatori che si mettono in dubbio o che sono pessimisti sulla la loro capacità di smettere”.

2) Una consulenza medica o psicologica con un esperto antifumo è il secondo passo. 

Sappiamo bene che le tecniche di smoking cessation – utilizzate soprattutto nei numerosi Centri Antifumo dislocati nelle varie aziende ospedaliere italiane – sono fondamentali nella fase di scelta del metodo più efficace per smettere di fumare. “Una serie di studi – spiega il prof. Pasquale Caponnetto dell’Università di Catania – hanno spesso indicato che una forte relazione tra medico e paziente, l’incoraggiamento, l’ascolto, il dialogo ed il supporto professionale di uno specialista assicurano percentuali di successo decisamente più elevate nel raggiungimento dell’obiettivo finale”.

3) Action plan: “It’s a good day!”

imagesMolti studi sulla motivazione a smettere di fumare suggeriscono che tra i primi passi da fare per smettere c’è quello di stabilire il “Count down” per il giorno giusto in cui smettere. Definire una data, un giorno preciso del calendario, e organizzarlo al meglio, sia tecnicamente che soprattutto psicologicamente, è un ottimo stimolo per iniziare il cambiamento. Inoltre, per rendere ancora più efficace il metodo, è opportuno comunicare la notizia del “good day” anche a familiari, amici e colleghi, condividendo con loro il piano di azione e le mosse da seguire per metterlo in pratica.

4) Il Vaping e la sigaretta elettronica 

Passare alla sigaretta elettronica rappresenta secondo i nostri studi un ulteriore metodo efficace per smettere o ridurre di fumare. Combinare il supporto del counselling antifumo alla scelta del tipo di e-cig da utilizzare per un più efficace risultato è un alternativa valida per uscire dalla dipendenza dalla sigaretta classica. Molti Paesi hanno adottato lo strumento come metodo ufficiale nella lotta al tabagismo, e l’Inghilterra ad esempio ha così ridotto il suo tasso di fumatori con percentuali mai viste prime.

Il CoEHAR di Riccardo Polosa 

Inoltre, grazie agli studi condotti dai ricercatori del CoEHAR, il Centro per la Riduzione del Danno da Fumo dell’Università degli Studi di Catania diretto dal prof. Riccardo Polosa è stato possibile dimostrare che le e-cig rappresentano un metodo sicuro anche per far smettere o ridurre di fumare pazienti fumatori affetti da particolari patologie come: ipertensione arteriosa, asma, BPCO, Schizofrenia. Diversi studi hanno inoltre dimostrato che passare dalle normali bionde all’uso di e-cig apporta benefici notevoli nel loro trattamento.

5) La combinazione tra counselling e farmaci

vareniclinaNon tutti riescono a smettere solo grazie alla motivazione a farlo e per questo si ritrovano a fine Gennaio ancora con una sigaretta in mano. Quando si deve intraprendere un percorso di cambiamento per smettere di fumare è importante ricordare che ogni fumatore è un paziente a sé. Ognuno ha le proprie esigenze e necessità per smettere con efficacia. Spetta allo specialista poi consigliare il metodo migliore. In questi casi, di solito, l’utilizzo combinato di farmaci e consulenza one-to-one aumenta il tasso di cessazione del 10% – 25% rispetto al solo counselling . Per i pazienti che non possono smettere di colpo, la prescrizione di farmaci solitamente include: vareniclina, bupropione e la terapia sostitutiva della nicotina come gomme cerotti etc.

6) Smettere di colpo o gradualmente? 

A questa domanda ci sono state diverse risposte nel tempo, la più gettonata pare comunque essere: “smettere di colpo”. Secondo i dati di una ricerca dell’Università di Oxford pubblicata nel 2016 e condotta su un gruppo di fumatori che aveva smesso di fumare, il 49% di chi lo aveva fatto di colpo era ancora astinente dopo 1 anno mentre solo il 39% di chi lo aveva fatto gradualmente ne era rimasto fuori dopo 1 anno. Benché si tratti comunque di dati da leggere in base ai diversi contesti di riferimento, secondo il prof. Riccardo Polosa: “La verità è che bisogna adattarsi alla realtà culturale e agli stili di vita del luogo di riferimento. Gli studi condotti nei nostri centri antifumo hanno spesso dimostrato che per natura ad esempio gli italiani tendono a smettere di fumare gradualmente e lo fanno così con successo”.

7) NRT – Terapia sostitutiva della nicotina

imagesPer i tabagisti l’aspetto più utile della terapia sostitutiva della nicotina è imparare a rinunciare all’atto fisico del fumo evitando i fastidiosi (e spesso duri) sintomi di astinenza. I prodotti attualmente sul mercato come NRT includono: i cerotti, gli spray nasali, le gomme, le compresse sublinguali e gli inalatori.  

8) Terapie alternative come l’ipnosi o agopuntura

UnknownL’ipnosi e l’agopuntura sono ormai terapia alternative al tabagismo ben note ed utilizzate. Il parere dei nostri esperti è comunque positivo, basta precisare che più alto è l’adattamento psicologico al tipo di strumento utilizzato per smettere, più sicuro è il raggiungimento dell’obiettivo. Se i pazienti sono entusiasti di una certa modalità, questo li rende più ricettivi per il successo. Tuttavia è da precisare che tali terapie non vengono riconosciute come efficaci dalle linee guida internazionali.

9) L’alimentazione

cioccolato-1-1900x1583_cQuello che spesso non consideriamo è che alla base dei principi attivi che si trovano in un farmaco ci sono di norma alimenti che si trovano in natura. Come vi abbiamo raccontato in un articolo del Dr. Massimo Caruso, infatti, c’è un gruppo di “alimenti antifumo” che possano effettivamente essere di grande aiuto nell’impresa di liberarsi dal vizio.  Pomodori, peperoni, peperoncini, melanzane e patate ad esempio contengono nicotina e mangiarli può rappresentare una buona prassi di terapia sostitutiva.

10) “La serenità”

UnknownInfine chiudiamo con una soluzione economica e rilassante: la voglia di fumare si sconfigge con la serenità. Un modo alternativo per smettere di fumare può essere quello di far leva sui meccanismi inconsci e sulla concentrazione di ritrovare serenità. L’importante è pensare fuori dagli schemi abituali che ci hanno abituato a credere che per smettere bisogna soffrire nel nome della forza di volontà. La serenità ci porterà a trovare la soluzione più idonea per smettere ed il metodo più adatto alle nostre esigenze.

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