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Un anno con LIAF. Solo nel 2014 l’85% dei pazienti ha smesso di fumare

Nel 2014, l’85% dei pazienti assistiti presso il Centro Antifumo del Policlinico di Catania ha smesso definitivamente di fumare o ridotto di almeno la metà il numero di sigarette fumate al giorno. Grazie ad un approccio integrato, caratterizzato da colloqui motivazionali, terapie farmacologiche di supporto e sigarette elettroniche, i ricercatori LIAF hanno aiutato centinaia di fumatori. Il 2014 è stato anche l’anno della battaglia a cuore aperto per proporre una regolamentazione delle sigarette elettroniche equilibrata ed efficace in tutti gli Stati del mondo. Tanti progetti in arrivo nel 2015.
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Anche quest’anno la battaglia contro il fumo ha raggiunto risultati importanti e LIAF, in collaborazione con il Centro Antifumo del “Policlinico – Vittorio Emanuele” e l’Università degli Studi di Catania è riuscita ancora una volta a diffondere e promuovere la cultura del non fumo aiutando centinaia di persone a smettere di fumare.
Più della metà dei pazienti assistiti nei laboratori catanesi della Lega Italiana Anti Fumo ha smesso definitivamente. Un’alta percentuale di fumatori è passata dal tabagismo al vapagismo (termine coniato dai ricercatori LIAF per descrivere il comportamento dei fumatori di sigarette convenzionali che decidono di passare alla sigaretta elettronica); l’esperienza ed i risultati scientifici degli studi condotti nei laboratori siciliani hanno fatto il giro del mondo e sono stati oggetto di decine di pubblicazioni scientifiche nelle più blasonate riviste mediche internazionali. Il prof. Riccardo Polosa – responsabile scientifico LIAF e Direttore del reparto di Medicina Interna e d’Urgenza del Policlinico Universitario di Catania – è stato definito l’autore più importante al mondo nel campo della ricerca applicata sulle e-cig. Questo è molto altro è accaduto nel 2014, iniziative importanti e risultati di successo che lasciano sperare in un 2015 pieno di novità.
Il 2014 è stato l’anno della battaglia a cuore aperto. Si ricorda la lettera inviata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per sensibilizzare l’attività del Parlamento italiano, che ha suscitato l’interesse dei vertici dello Stato, o quella indirizzata ai membri del Parlamento Europeo e sottoscritta da più di 53 esperti di tutto il mondo, che ha raggiunto quasi un milione di lettori. O ancora quella inviata al Ministro della Salute canadese ed, infine, quella inoltrata al mediatore europeo.
Il dibattito acceso, ed ancora oggi infuocato, sulla regolamentazione e la commercializzazione della sigaretta elettronica ha dominato la scena pubblica, non solo in Italia ma anche nel resto del mondo. La proposta di una legislazione equilibrata ed efficace ha portato il prof. Polosa sul palco istituzionale di centinaia di congressi, non per ultimo il suo importante intervento all’FDA statunitense. Washington, New York, Varsavia, Roma, Londra, Milano, Monaco, Barcellona, Madrid sono solo alcune delle città che hanno visto Polosa intervenire come esponente illustre ed esperto internazionale di patologie fumo correlate: “Abbiamo combattuto duramente e lo stiamo ancora facendo perché per noi la sigaretta elettronica non solo può riuscire a far smettere di fumare milioni di persone, ma può salvare centinaia di vite e consentire ai singoli Stati di ridurre notevolmente la spesa pubblica per la programmazione delle Politiche sanitarie” – ha spiegato.
La presenza sul territorio, le iniziative volte a coinvolgere direttamente i fumatori in un percorso per uscire dalla porta del fumo sono state le attività più importanti che hanno consentito ai ricercatori di sostenere ed assistere concretamente i fumatori. I meeting, i convegni (come il No Tobacco Day), le conferenze, i progetti integrati per assistere gratuitamente i pazienti nel difficile percorso per dire STOP alle sigarette, i congressi ed il dibattito dentro e fuori dalla rete virtuale sono solo alcune delle azioni di questo 2014 che ci lasciamo alle spalle. Un anno che si è concluso con la presentazione del Vape Shop Study, il primo studio al mondo che coinvolgerà direttamente i negozianti di sigarette elettroniche e che sarà punto di partenza per una piattaforma scientifica internazionale.
Nell’ambito di un incontro tenutosi nei locali del Centro antifumo etneo, in occasione della presentazione dei risultati del 2014, Polosa ha ricordato: “Poter divulgare le nostre scoperte ci rende orgogliosi di quello che facciamo, ma soprattutto ci dà la forza di andare avanti, di continuare a combattere per tutelare e difendere la salute dei nostri pazienti”.
Per il presidente LIAF, prof.ssa Lidia Proietti, il 2014 è stato il primo anno alla guida del team della Lega Italiana Anti Fumo: “Un periodo intenso, pieno di soddisfazioni e di nuove avventure. Nonostante le difficoltà, i nostri ricercatori – ha aggiunto – hanno continuato a lavorare ogni giorno per sostenere ed aiutare tutti i fumatori”.
“Nel 2014, l’85% dei nostri pazienti ha smesso definitivamente di fumare o ridotto di almeno la metà il numero di sigarette fumate al giorno. Grazie ad un approccio integrato, caratterizzato da interviste motivazionali, terapie farmacologiche di supporto e sigarette elettroniche siamo riusciti a salvare centinaia di fumatori” – ha detto il prof. Pasquale Caponnetto, docente di psicologia clinica e responsabile del Centro Antifumo etneo. Inizia adesso un nuovo anno, tanti progetti in programma ma tutti con un solo titolo: LIBERI DAL FUMO!

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