mercoledì, Aprile 24, 2024
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Storie di ex fumatori: anche i politici smettono

LIAF e CoEHAR da anni combattono per aiutare i fumatori a smettere e per trovare soluzioni alternative e meno dannose per chi non riesce a smettere di fumare da solo. Ma si può, si può riuscire a smettere anche da soli.

In questi giorni di lockdown c’è stata una polemica generale per le famose serie TV che su Netflix (soprattutto) ripropongono gli stereotipi di alcune figure professionali (come i giornalisti, i detective, le spie o gli eroi) che continuano a mostrarsi con una sigaretta in mano.

Ma il mondo è cambiato e anche lo stile di vita di alcune categorie professionali è cambiato.

Oggi LIAF, tra le storie di ex fumatori vi propone quella dell’On. Salvo Fleres, giornalista e già Senatore della Repubblica Italiana:

“Da giovane ho lavorato per 17 anni alla Manifattura Tabacchi di Catania ma, provenendo da una vita da atleta praticante, sono riuscito a non farmi prendere dalla tentazione neanche quando, alla fine di ogni mese, l’Azienda, a me come a tutti gli altri dipendenti, regalava 15 pacchetti di MS.

Insomma, fino all’età di quarant’anni, sapevo tutto delle sigarette, dei sigari, del tabacco da pipa, ma non ne facevo uso. Sì, fino a quarant’anni, perché fu proprio subito dopo il quarantesimo compleanno che ebbe inizio la mia esperienza di fumatore e non di banalissime sigarette, come accade alla maggior parte delle persone, bensì di sigari, preferibilmente toscani, ma anche cubani.

Il pretesto fu la mia rinite allergica che, non so bene per quale ragione scientifica, riduceva i suoi effetti grazie al fumo dei sigari. Ma si trattò solo di un pretesto, perché, quasi immediatamente, il sigaro cominciò a diventare il mio compagno preferito durante le lunghe riunioni politiche, le notti insonni, i momenti di riflessione, trasformandosi in una costosa, pericolosa e puzzolente abitudine, dei cui danni ero perfettamente consapevole, ma dai quali non riuscivo ad allontanarmi.

Il fumatore sa perfettamente che fumare fa male, ma non gliene importa nulla. La paura non è un deterrente sufficiente, così come non lo è il costo.  

Per quanto mi riguarda, le cose andarono avanti così per 20 anni esatti, durante i quali ero arrivato a consumare circa 10 mezzi toscani al giorno: fumavo senza soluzione di continuità in ogni luogo ed in ogni circostanza, rendendo irrespirabile l’aria del mio ufficio, della mia automobile, persino della mia camera da letto ed ammorbando qualsiasi cosa mi stesse addosso o intorno. 

Smisi pochi anni addietro, tutto ad un tratto, senza pensarci sù neanche un momento, spegnendo immediatamente il sigaro che stavo fumando quando, purtroppo, la mia più stretta collaboratrice, Gloria, 52 anni ancora non compiuti, una brillante e preparata funzionaria regionale, che lavorava con me da circa 20 anni, mi comunicò che le avevano diagnosticato un tumore al polmone e che le restavano pochi mesi di vita. 

Sì, anche lei fumava: sigarette al mentolo, meno puzzolenti dei mie sigari, ma altrettanto pericolose. In quel momento rimasi paralizzato dal dolore, ricordo che a stento seppi pronunziare poche parole, forse senza senso, come tutte quelle che ci capita di balbettare in circostanze come quelle. Nella vita, infatti, ci sono occasioni nelle quali le parole non bastano e soprattutto non servono.

No, non credo che smisi di fumare per paura che mi potesse accadere la stessa cosa che stava accadendo a Gloria, forse lo feci per rispettare il suo dolore, la sua giovinezza bruciata ed i suoi due ragazzi rimasti troppo presto senza madre. Credo che si possa smettere di fumare non tanto per sé, quanto per gli altri.”

Gabriella Finocchiaro, giornalista siciliana impegnata da anni nelle più importanti emittenti televisive della Sicilia è la nuova redattrice del sito LIAF. Appassionata di sport, soprattutto di pallavolo e calcio, è stata consulente anche per amministrazioni locali e provinciali e portavoce di sindaci e presidenti. Microfono e telecamera in mano, Gabriella è il volto della cronaca e della politica regionale. Il suo primo amore è stato la radio, lo strumento che le ha consentito di entrare a far parte del mondo giornalistico. Ama il teatro, il cinema, la musica, gli animali e soprattutto la vita! Gabriella crede tantissimo nelle possibilità offerte dalla comunicazione sociale e dalla diffusione di messaggi positivi a tutela degli altri. Oggi si scommette in una nuova avventura con LIAF che trova già entusiasmante!

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