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“Zero Rischi” per chi usa le e-cig per smettere di fumare

Presentata nelle scorse settimane a Catania, e in anteprima internazionale, una ricerca che per la prima volta dimostra l’assenza di danni a carico delle vie aeree e dei polmoni in utilizzatori che hanno fatto uso regolare e protratto di sigarette elettroniche.  Intervista Ansa

Prof. Riccardo Polosa

“Zero rischi” anche nel lungo periodo per coloro che scelgono di utilizzare sigarette elettroniche: sono questi i primi risultati emersi da uno studio prospettico condotto dai ricercatori dell’Università di Catania, coordinato dal prof. Riccardo Polosa, docente di Medicina Interna presso l’Università di Catania e promotore del Comitato Scientifico Internazionale LIAF per la Ricerca sulla Sigaretta Elettronica, su utilizzatori di sigarette elettroniche che non avevano mai fumato sigarette convenzionali.

Lo studio è stato presentato durante il Convegno annuale organizzato dalla Lega Italiana Anti Fumo in collaborazione con l’Università degli Studi di Catania e l’Ospedale “Policlinico – Vittorio Emanuele”, alla presenza dell’europarlamentare Giovanni La Via, gli scienziati Umberto Tirelli, Fabio Beatrice e Lamberto Manzoli ed il presidente dell’Unione Consumatori Sicilia Mario Girolamo Cardella.

La ricerca condotta dal tema del prof. Polosa risponde alla principale preoccupazione rispetto all’utilizzo delle e-cig e cioè ad eventuali pericoli per la salute derivanti dall’esposizione agli aerosol prodotti dalle sigarette elettroniche, in quanto dimostra attraverso diverse metodiche (spirometria, test dell’ossido nitrico esalato, TAC del torace) che le emissioni da e-cig non provocano modifiche di parametri respiratori in soggetti non fumatori che hanno fatto uso regolare e protratto di sigarette elettroniche.

La novità principale introdotta consiste – oltre nell’aver seguito variazioni dello stato di salute dei polmoni per un periodo sufficientemente prolungato – anche nell’aver voluto valutare questi effetti in utilizzatori regolari di sigarette elettroniche che non avevano mai fumato sigarette convenzionali in vita loro.

Nonostante i partecipanti siano stati esposti quotidianamente al vapore delle e-cig per almeno 4 anni con un consumo medio di 3,1 ml di liquido al giorno, lo studio non ha rilevato significativi cambiamenti nella funzionalità polmonare o nei marcatori dell’infiammazione delle vie aeree nel periodo di osservazione rispetto ai valori di base misurati 4 anni prima.

La conclusione dei ricercatori catanesi è stata che l’uso protratto della sigaretta elettronica difficilmente può provocare danni clinicamente significativi.

“Le elettroniche possono avere successo nel liberarsi dalle sostanze cancerogene delle sigarette convenzionali e possono aiutare a smettere definitivamente, è questo quanto dimostrato anche dai recenti risultati del sondaggio condotto in Inghilterra dall’organizzazione Ash (Action on Smoking and Health) che testimonia come 1.5 milioni di utilizzatori passati alle e-cig hanno nel tempo abbandonato definitivamente le sigarette convenzionali” – commenta Paolo Veronesi (oncologo allo IEO e Professore Associato in Chirurgia all’Università degli Studi di Milano) sulla base di uno studio elaborato dall’Istituto Europeo di Oncologia.

RISULTATI di STUDI PRECEDENTI

Nel 2015, un rapporto condotto da Public Health England (Autorità dipendente dal Ministero della Salute inglese), ha dimostrato che le e-cig sono per il 95% meno dannose rispetto alle sigarette convenzionali e possono contribuire a salvare migliaia di vite ogni anno. Un altro studio pubblicato sulla rivista scientifica European Addiction Research ha dimostrato che, considerato 100 il rischio relativo all’utilizzo di sigarette convenzionali, quello delle elettroniche si attesterebbe a 4. 

Infine anche il Royal College of Physicians (RCP) ha pubblicato un rapporto intitolato “Nicotina senza fumo: riduzione dei danni del tabacco”, che conclude affermando il risvolto positivo per la salute pubblica inglese che deriverebbe dall’utilizzo massivo delle e-cig da parte dei fumatori e incoraggiandoli ad usare le sigarette elettroniche, poiché “molto più sicure del fumo”.

Infine, fra i principali studi riguardanti i benefici per la salute umana apportati dalle e-cig va segnalato ECLAT (Efficiency and safety of an electronic cigarette). Presentato negli Stati Uniti nel 2013, è il primo studio prospettico randomizzato al mondo che ha valutato l’efficacia e la sicurezza della sigaretta elettronica su un campione di 300 fumatori non intenzionati a smettere, con monitoraggio prolungato fino a 12 mesi. Già allora lo studio dimostrò che alla 52a settimana, l’8,7% dei fumatori che utilizzavano la sigaretta elettronica smetteva di fumare, laddove il 10.3% riduceva il consumo di sigarette tradizionali di almeno il 50%. Inoltre, il 73,1% di chi aveva smesso, non risultava utilizzare nemmeno la sigaretta elettronica a fine studio.

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1 Commento

  1. Non trovo riferimenti alla pubblicazione scientifica. Potrei sapere il numero delle persone prese come campione?

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